lunedì 20 gennaio 2025

Altri orizzonti - Bandai Infinitism

Model kit Infinitism 
Quando un restyling ridà vita alla passione.


Ed eccoci qui a parlare di qualche kit non Gunpla. La scelta è quasi obbligata e la mente non può correre subito alla linea Infinitism di Bandai. 
Ad oggi, almeno numericamente, questi kit non sono molti ma già hanno conquistato il cuore di nuovi e vecchi fan e, nonostante per alcuni possa essere solo una manovra commerciale, apprezzo sempre molto quando un'azienda riesce a dare nuova linfa a modelli che hanno ormai i loro anni sulle spalle con un look più moderno e accattivante. Inutile poi dire che l'universo di Go Nagai ci ha comunque regalato i robot della nostra infanzia quindi... Come non cedere alla tentazione?

Sono passati otto anni da quando, nel 2017 sono stati festeggiati i 45 anni di Mazinger Z. Dopo numerosi annunci e trailer arriva nelle sale italiane, in anteprima mondiale al 12° festival del cinema di Roma, il film diretto da Junji Shimizu "Mazinger Z: Infinity". Ambientato 10 anni dopo le serie animate del franchise - Mazinger Z (1972) e "Great Mazinger" (1974) - ci presenta i nostri beniamini ormai cresciuti in un mondo non troppo diverso dal nostro. Inutile dire che fu un successo e portò nelle sale un discreto pubblico ma soprattutto, ci mostrò i due Mazinga con il loro nuovo look.
    Un nuovo design che, pur mantenendo le forme geometriche originali, ne rinnova completamente lo stile modernizzandolo con una serie di pannellature che quasi formano un arazzo di scocche tono su tono che li rendono decisamente più accattivanti. Come chiaramente ci si aspettava, arrivano anche i kit e qui il successo supera, a livello di vendite, anche quello del film al botteghino... I vecchi fan impazziscono ed nuovi si innamorano.



ad oggi la serie completa dei modelli comprende:
- Mazinger Z: Infinity
- Great Mazinger: Infinity
- Getter Dragon Infinitism
- Kotetsu Jeeg Infinitism
- Mazinger Zero Infintism
- Mazinkaiser Infinitism
- Grendizer Infinitism


    e no, nessun errore, i primi due modelli hanno la dizione "Infinity" che richiama il film mentre gli altri la dizione "Infinitism" che ne indica la linea di prodotto.
    A questi poi vanno aggiunte tre versioni limited che sono:


- Black Mazinger Z Infinity 
- Black Grendizer Infinitism
- Gold Plated Mazinger Z Infinitisy

    I primi due ripropongono una versione recolor - ereditata dalle limited della Soul of Chogokin - mentre la terza è completamente dorata e nata per festeggiare i 50 anni di Mazinger Z.

    
Tecnicamente nascono come HG pur mantenendo le dimensioni di un MG. Privi quindi di uno scheletro completo su cui montare le scocche, riescono comunque ad avere una mobilità decisamente alta. Anche il numero dei runner è relativamente ridotto e spesso vengono prediletti pezzi di medie/grandi dimensioni ad una quantità di elementi magari più piccola. Questo però li rende solo più semplici da montare e adatti anche ad un modellista principiante senza pesare sull'aspetto finale che è di ottimo livello - anche perché spesso le linee di giunzione sono ben nascoste dal design. - 
Le plastiche rendono molto bene la cromia dei modelli anche nei giochi tono su tono eccezion fatta per quelle color argento che, fin troppo spesso, presentano delle venature probabilmente frutto del processo di iniezione negli stampi.
Numero di adesivi estremamente ridotto e grande cura delle superfici che non risultano mai troppo lisce e prive di dettagli.

 
   
Da notare che, soprattutto nei modelli della "famiglia mazinga" abbiamo diversi runner in eccedenza perchè l'azienda, in fase di progettazione ha cercato di sfruttare il più possibile quanto già presentato. Questo avviene meno sugli altri kit per ovvi motivi di design. 

Ricco anche il comparto accessori che spesso ci permette di presentare i modelli sia in pose statiche e classiche che in pose dinamiche con effetti.

Menzioni particolari meritano sia il Getter che il Grendizer, per un maggior numero di accessori, sia - forse più degli altri - il Jeeg che, per ovvi motivi di design ha costretto Bandai a rivedere completamente la progettazione del kit ed esplorare nuove soluzioni tecniche. Il livello di questo kit riesce ad essere davvero sorprendente con la creazione di alcune giunture sferiche che consentono di montare e scambiare i pezzi come più si preferisce.

Sulla linea niente da dire, magari meno aderenti di quanto si aspettasse ai modelli classici, chiaramente ne slanciano e ne riproporzionano le forme, anche per consentire maggior mobilità ma, il loro vero punto forte resta ovviamente il gioco di plastiche e pannellature che ne enfatizzano al massimo l'aspetto.

Di certo speriamo che la linea non si fermi e continui a presentarci tutto - o quasi - lo sconfinato universo robotico di Go Nagai che, nonostante gli anni che ha sulle spalle, continua ad affascinare nuove e vecchie generazioni.

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