La nascita delle timeline alternative
Titolo originale: Mobile Fighters G Gundam - Kido Butoden Ji Gandamu
Regia: Yasuhiro Imagawa
Formato: serie televisiva 49 episodi
Anno d’uscita: 1995 – 2002
Anno 1994; la Sunrise e Bandai decidono di mettere in cantiere un progetto decisamente ambizioso: proporre una nuova serie legata al brand di Mobile Suit Gundam ma appartenente ad una nuova timeline e rinfrescare un brand che nel tempo aveva iniziato a mostrare alcuni limiti legati a trame e ambientazioni un pò ripetitivi. Nasce così, sotto la direzione di Yasuhiro Imagawa, il Future Century.
La storia in breve. In questa "realtà parallela" la Terra è ormai in rovina e la maggior parte della popolazione vive sulle colonie spaziali. Ogni nazione ha la propria ma, per evitare nuovi conflitti armati, una volta ogni quattro anni sul pianeta si svolge il Gundam Fight che decreterà quale paese governerà gli altri fino al prossimo scontro. Il protagonista, Domon Kasshu, è figlio dello scienziato che ha creato il Gundam della colonia di Neo Japan ma, per colpa del suo fratello maggiore Kioji Kasshu che lo ha trafugato e nascosto sulla Terra, ora è costretto a combattere per poterlo liberare. Questo viaggio dell'eroe lo porterà a scontrarsi e confrontarsi con diversi personaggi fino all'epilogo della storia.
Le nostre considerazioni. La trama è di per sé abbastanza semplice e lineare ed è, proprio per contrapporsi in modo deciso a tutto ciò che era stato finora narrato, palesemente ispirato al mondo dei picchiaduro che imperavano in quegli anni - Qualcuno ha detto Street Fighters? - in cui il personaggio scelto si muove di scenario in scenario affrontando ogni volta un nemico diverso.
Una scelta a dir poco coraggiosa che rischia di appiattire i personaggi ma, tranne nel caso degli pisodi iniziali in cui ben poco sappiamo dell'eroe, andando avanti le caratterizzazioni acquistano sostanza e spessore trasformando la storia ed i suoi protagonisti in inaspettate figure mai banali e mosse dai loro ideali, i loro valori ed i loro scopi. Alcuni di loro, incontrati da Domon lungo il suo cammino, resteranno suoi nemici, ma altri si trasformeranno in alleati e compagni in una produzione che, dopo un pò riesce a trovare la sua dimensione, ingrana la giusta marcia e ci traghetta fino ad un finale che riesce ad essere addirittura epico che scioglie tutti i dubbi e non lacia trame in sospeso.
La produzione di kit, nonostante di modelli ne compaiano davvero molti, si è limitato ai principali realizzati nella serie HG in due tempi e scale diverse - nella prima versione HG in scala 1/144 e 1/100 ed in una successiva solo in formato 1/144 - ed a soli 4 kit nella versione MG. Ultimamente anche nella linea 1/144 RG è stato presentato il modello protagonista della serie.
Sul fronte invece di quelle che potremmo definire le espansioni della storia abbiamo avuto un audiodrama con una storia inedita che si svolge dopo gli eventi della serie ed un manga in tre volumi ma accolto decisamente male dal pubblico per il suo tono, quasi a parodiare la serie ed alcuni personaggi.
Una serie in definitiva che non è priva di meriti anzi ma purtroppo penalizzata da alcuni fattori che andavano al di là di un prodotto che comunque merita di essere più apprezzato di quanto non si pensi.